martedì 13 gennaio 2015

Verso la nuova ISO 9001:2015 - parte 2

Un'altra novità della nuova ISO 9001:2015 sarà quella del nuovo requisito 4 - Contesto dell'organizzazione.

La norma richiede:
_ di identificare le questioni (“issues”) interne ed esterne, le aspettative e i bisogni delle parti interessate, in modo da anticipare le aspettative dei clienti e gestire i rischi di insuccesso (§4.1)
_ di determinare i rischi e le opportunità che devono essere affrontati per assicurare che il SGQ possa ottenere i risultati desiderati (§6.1)

Il fulcro sarà creare un sistema di gestione basato ancora di più sull'analisi dei processi e fortemente correlato all'analisi dei rischi.

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mercoledì 7 gennaio 2015

Il Sopralluogo nella valutazione dei rischi

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Il sopralluogo in azienda è il momento più importante del processo di valutazione dei rischi.
Il sopralluogo:
- permette di verificare “ sul campo” la correttezza delle informazioni raccolte :
- deve essere ripetuto in giorni ed orari diversi al fine di coprire nel modo più completo possibile l’intera attività e di analizzare eventuali situazioni anomale o difficilmente ripetibili.
- consente di verificare l’efficacia preventiva delle procedure e le abitudini lavorative e comportamentali dei lavoratori.
Per essere efficace il sopralluogo deve interessare tutte le figure principali della sicurezza del lavoro, partendo dal DDL  (passando dall’RSPP, RLS, Medico competente, dirigenti) fino al preposto.
Deve essere inoltre supportato da rilievi fotografici, video e da interviste effettuate direttamente ai lavoratori.
Il sopralluogo in azienda per realizzare correttamente la valutazione dei rischi deve essere svolto in tre fasi:
1) _ analisi ambiente di lavoro
2) _ analisi del ciclo tecnologico
3) _ analisi interazioni uomo, macchina, ambiente
La valutazione dell’ambiente di lavoro deve prevedere l’analisi :
* Delle caratteristiche della struttura edilizia (altezza, cubatura e superficie);
* Della igienicità dei locali (aerazione, illuminazione, pulizia, pavimentazioni, etc.);
* Della viabilità (facilità di accesso e di uscita, vie di fuga);
* Del Lay-out (disposizione delle macchine);
* Separazione delle fasi di lavoro nocive (saldatura, verniciatura, apparecchiature rumorose, etc.);
* Presenza di impianti di aspirazione nei luoghi ove si sviluppano normalmente odori o fumi di qualunque genere e polveri;
* Spogliatoi e servizi igienici
L’analisi del ciclo tecnologico finalizzata alla individuazione di eventuali fattori di rischio infortunistici deve ad esempio riguardare:
* Scale fisse (parapetti e gradini);
* Passaggi e posti di lavoro sopraelevati;
* Presenza di mezzi di estinzione;
* Segregazione di parti in movimento (alberi rotanti, cinghie e catene);
* Idoneità delle macchine (presse, trance, seghe circolari, trapani, pialle, calandre, etc.) alle norme dell’antifortunistica,
Al fine di individuare correttamente le interazioni uomo, macchina, ambiente occorre pianificare “interviste” agli addetti e ai preposti, analizzando scrupolosamente ogni possibile postazione di lavoro, acquisendo informazioni in merito a:
* Abitudini dei lavoratori;
* Grado di conoscenza delle sostanze utilizzate;
* Capacità dei lavoratori;
* Eventuali demotivazioni;
* Utilizzo dei DPI forniti;
* Ripetitività dei lavori;
* Modalità operative ;

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Infine un ultimo consiglio relativo ai sopralluoghi per la valutazione dei rischi.
Per accertare tutti i  fattori di rischio è bene analizzare il ciclo tecnologico aziendale in base alle singole fasi che lo compongono, individuando:
a) soggetti esposti;
b) gruppi omogenei di rischio;
c) i tempi di esposizione;
d) eventuali dpi da applicare subito.

ISO 9001:2015 cosa cambia (parte 1)

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Uno dei principali cambiamenti che porterà la nuova ISO 9001:2015 riguarda l'introduzione del requisito 4. Contesto dell'organizzazione.
In pratica la norma richiede:
_ di identificare le questioni interne ed esterne, le aspettative e i bisogni delle parti interessate, in modo da anticipare le aspettative dei clienti e gestire i rischi di insuccesso (4.1):
_ di determinare i rischi e le opportunità che devono essere affrontati per assicurare che il SGQ possa ottenere i risultati desiderati (6.1)

In sintesi la costruzione e la gestione di un Sistema Qualità richiedono un modo di pensare basato sul rischio.