martedì 22 settembre 2015

Approvato il Draft ISO 9001:2015 - Ora la norma è ufficialmente operativa

Il DRAFT ISO 9001:2015 è stato approvato con 75 voti a favore, 0 contrari, 5 astensioni
(Canada, Honduras, Kazakistan, Lussemburgo e Qatar).
Occorre attendere che la norma venga pubblicata (questione di poche ore).
Cosa significa per le aziende certificate ISO 9001:2008?


In primo luogo - non è necessario correre. Poiché la norma ISO 9001 revisione 2015 ha nuovi requisiti che interesseranno i sistemi di gestione qualità esistenti, e poichè gli enti di certificazione devono ancora completare l'iter di preparazione, è consigliabile non essere tra i primi a certificarsi ISO 9001:2015.

In secondo luogo - si può iniziare la preparazione. Si consiglia di iniziare a confrontare i SGQ  con il nuovo standard. Il modo migliore per iniziare tale Gap Analysis tra lo standard del 2008 e la revisione del 2015 è utilizzare gli strumenti che www.certificazione.info ha realizzato ovvero:

ISO 9001:2015 - Gli strumenti operativi già pronti
1) Manuale qualità ISO 9001:2015 - download immediato
2) Procedura Gestione rischi - SGQ ISO 9001:2015
3) Corso on line - Come realizzare un sistema di gestione qualità conforme alla ISO 9001:2015

4) Check list audit ISO 9001:2015

Autore: Dr.  Matteo Rapparini
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Tel. 051-35.38.38 - info@certificazione.info
 

lunedì 21 settembre 2015

Impostazione pratica del Risk based Thinking nella ISO 9001:2015 - 1a parte

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ISO 9001:2015 - Gli strumenti operativi già pronti
1) Manuale qualità ISO 9001:2015 - download immediato
2) Procedura Gestione rischi - SGQ ISO 9001:2015
3) Corso on line - Come realizzare un sistema di gestione qualità conforme alla ISO 9001:2015

4) Check list audit ISO 9001:2015

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La nuova ISO 9001:2015 appare molto chiara per quanto concerne l'applicazione del Risk Based Thinking (approccio basato sul rischio): in sintesi lascia piena libertà all'azienda sul livello di applicazione di tale requisito.

Ma prima di poter fare questo, dobbiamo affrontare una clausola presente nella ISO 9001:2015. Si tratta della clausola correlata al "contesto dell'organizzazione".
Chiunque affronta l'applicazione del Risk Based Thinking senza considera il "contesto dell'organizzazione" rischia di compiere un errore che poi si trascinerà nelle successive fasi di implementazione dei sistema di gestione qualità.

Questa attenzione al "contesto dell'organizzazione" deriva dal punto 6.1.1 della norma in cui si dice che l'organizzazione nel momento di pianificare il sistema di gestione qualità, deve considerare i requisiti dei punti 4.1 e 4.2.


Ciò significa che prima di avviare la valutazione dei rischi dei processi, occorre condurre l'identificazione corretta relativa al "contesto dell'organizzazione".

Vediamo come fare.
1) Identifica le parti interessate interne chi sono, quali sono i loro requisiti e le aspettative
2) Identifica le criticità interne ed esterne
3) Definisci lo scopo del sistema di gestione qualità
4) Identifica i processi del sistema di gestione qualità


Per fare questo utilizza una matrice come questa

Parte
interessata        Interna/Esterna   Motivo dell'interesse

____________ _____________  _________________
____________ _____________  _________________
____________ _____________  _________________
____________ _____________  _________________

____________ _____________  _________________
____________ _____________  _________________
____________ _____________  _________________
____________ _____________  _________________

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ISO 9001:2015 - Gli strumenti operativi già pronti
1) Manuale qualità ISO 9001:2015 - download immediato
2) Procedura Gestione rischi - SGQ ISO 9001:2015
3) Corso on line - Come realizzare un sistema di gestione qualità conforme alla ISO 9001:2015

4) Check list audit ISO 9001:2015

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A questo punto devi focalizzarti sui gruppi di persone che hanno un impatto diretto o indiretto su i tuoi prodotti/servizi e quindi sul sistema di gestione qualità
Quindi definisci se sono interni (lavorano per l'azienda) o esterni (terze parti). Definisci poi perchè questi gruppi hanno un'impatto sull'organizzazione.


Facciamo un esempio
Parti interessate interne
Impiegati, altre divisioni dell'azienda, dipartimenti che possono essere esterni all'azienda (es. ufficio legale)
Parti interessate esterne
Clienti, fornitori, legislatori, pubblico, altri utenti finali del prodotti/servizio, concorrenti, enti di certificazione



Una volta identificate le parti interessate occorre identificare gli aspetti che hanno un impatto diretto o indiretto sui prodotti/servizi

Aspetti interni
_ valori
_ cultura
_ conoscenze
_ performance

Aspetti esterni
_ legali
_ tecnologici
_ competivi
_ mercato
_ culturali
_ sociali
_ economici


Costruiamo quindi una matrice con 4 colonne in cui riportiamo
_ Interno/esterno
_ Tipo di aspetto considerato
_ Descrizione
_ Positivo/Negativo


La colonna "positivo/negativo" ci sarà molto utile nell'applicazione del "Risk based Thinking" in quanto ci consentirà di definire se  il Tipo di aspetto considerato è un rischio o una opportunità.
La prossima settimana uscirà su questo blog la seconda parte - Impostazione pratica del Risk based Thinking nella ISO 9001:2015

Autore: Dr.  Matteo Rapparini
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ISO 9001:2015 - Gli strumenti operativi già pronti
1) Manuale qualità ISO 9001:2015 - download immediato
2) Procedura Gestione rischi - SGQ ISO 9001:2015
3) Corso on line - Come realizzare un sistema di gestione qualità conforme alla ISO 9001:2015

4) Check list audit ISO 9001:2015

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mercoledì 16 settembre 2015

Pubblicata la nuova ISO 14001:2015 - Ecco le novità

*********** KIT ISO 14001:04 *********
Manuale, procedure e modulistica in formato MS Word
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L'ISO ha pubblicato la nuova ISO 14001:2015 - la norma per realizzare i sistemi di gestione ambientale. Le aziende avranno tempo fino a giugno 2018 per aggiornare i propri sistemi di gestione ambientale.

Vediamo rapidamente quali sono le novità. Nelle prossime settimane pubblicheremo il corso on line, manuale, procedure e modulistica di un sistema di gestione ambientale ISO 14001:2015.

1)  Nuova struttura
La ISO 14001:2015 ha una struttura di Alto Livello”, con conseguenti benefici derivanti da:
_ struttura identica per tutti i sistemi di gestione
_ terminologia coerente con le altre norme di sistemi di gestione
_ più facile comprensione dei requisiti
_ più efficiente integrabilità dei sistemi di gestione
E' strutturata in 10 capitoli:
1. Scopo
2. Riferimenti normativi
3. Termini e definizioni
4. Contesto dell'organizzazione
5. Leadership
6. Pianificazione
7. Supporto
8. Funzionamento
9. Valutazione delle prestazioni
10. Miglioramento



*********** KIT ISO 14001:04 *********
Manuale, procedure e modulistica in formato MS Word
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4. Contesto dell'organizzazione
Le organizzazioni devono chiarire tutti gli aspetti esterni e interni che hanno un impatto significativo sulla loro capacità di raggiungere i propri obiettivi di gestione ambientale.
Ci si riferisce in particolare alle condizioni ambientali che possono influenzare il funzionamento di un'azienda, i suoi prodotti e servizi. Inoltre, l'organizzazione è tenuta a identificare le parti interessate dal sistema di gestione ambientale, per determinare le loro esigenze e aspettative.






5.1 Responsabilità della direzione
I requisiti relativi al coinvolgimento e alla gestione della responsabilità della direzione sono stati raf
forzati.
Si richiede che gli obiettivi ambientali vengano verificati per garantirne la congruenza con la pianificazione strategica dell'organizzazione e con il contesto ove la stessa opera.
Tutto ciò servirebbe a garantire che i requisiti definiti per la gestione ambientale siano inclusi nei processi aziendali principali e che i requisiti di gestione ambientale portino ai risultati desiderati.

5.2 Politica ambientale
Nella versione attuale della norma è stato mantenuto il principio dell'impegno alla prevenzione
dell'inquinamento, con estensione all'impegno per la protezione ambientale nel contesto dell'organizzazione:
Utilizzo sostenibile delle risorse, Misure volte a ridurre l'impatto da Cambiamenti Climatici (es. passaggio da energia fossile a fonti di energia rinnovabili), Tutela della biodiversità e degli ecosistemi,Altri aspetti ambientali rilevanti.

6.1 Azioni per affrontare il rischio associato a minacce e opportunità
Tra i requisiti di pianificazione è stata introdotta la  necessità di avvalersi di metodologie basate sulla
valutazione del rischio. La valutazione dei rischi associati a minacce e opportunità dovrebbe assicurare che l'organizzazione sia in grado di conseguire quanto pianificato e che sia in grado di conseguire il miglioramento continuo prevenendo o riducendo effetti
indesiderati, ad esempio derivanti da condizioni ambientali esterne.
Tale processo risente dell'esito della identificazione del contesto (4.1) e della comprensione
delle aspettative delle parti interessate (4.2).

*********** KIT ISO 14001:04 *********
Manuale, procedure e modulistica in formato MS Word
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6.1.2 Identificazione degli aspetti ambientali
Il processo di identificazione degli aspetti ambientali ricalca quanto definito nell'edizione 2004 della norma, tuttavia viene richiesto un approccio orientato al ciclo di vita del prodotto, pur non richiedendo un vero LCA.

6.1.3 Prescrizioni legali
Il capitolo 4.3.2 “Prescrizioni legali e altre prescrizioni” della ISO 14001:2004, benché cambiato nella forma, è stato pressoché confermato nei contenuti.

6.2 Obiettivi ambientali e pianificazione per il loro conseguimento
Come per l'edizione 2004, la definizione degli obiettivi ambientali deve essere coerente con l'esito della valutazione della significatività degli aspetti ambientali;
viene inoltre evidenziato che deve essere garantita congruenza anche con l'esito della valutazione del
rischio (6.1).
Si vuole inoltre promuovere la valutazione delle prestazioni ambientali basata su uno o più indicatori che contribuiranno a valutare e a dimostrare il livello delle prestazioni conseguite e il raggiungimento degli obiettivi. Viene poi confermato che le azioni pianificate per il conseguimento degli obiettivi possono essere integrate nei processi di business planning aziendale.

7.4.3 Comunicazione esterna
I requisiti relativi alla gestione della comunicazione sono stati completamente riscritti, includendo riferimento al processo di pianificazione della comunicazione, richiedendo che le informazioni comunicate siano congruenti con quanto generato dal sistema di gestione e che siano affidabili.

*********** KIT ISO 14001:04 *********
Manuale, procedure e modulistica in formato MS Word
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8.1 Pianificazione e Controllo operativo
Si evidenzia un generale rafforzamento del rapporto tra la gestione ambientale e la normale pianificazione dei processi aziendali. I criteri operativi dei processi ed i controlli dei processi stessi costituiscono  il fulcro dei requisiti operativi del sistema di gestione ambientale. Viene poi ripreso
l'orientamento al ciclo di vita del prodotto richiesto in fase di identificazione degli aspetti ambientali,
richiedendolo specularmente nell'approvvigionamento di prodotti e servizi, nelle fasi di progettazione, sviluppo, erogazione/consegna, utilizzo e trattamento a fine vita. Per la gestione di fornitori e appaltatori sono ripresi requisiti di fatto già espressi nella edizione 2004, mentre
la definizione di informazioni relative ad impatti di prodotti e servizi lungo il loro ciclo di vita risulta ora meglio espressa.

mercoledì 9 settembre 2015

Come cambieranno gli audit nella nuova ISO 9001:2015?

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ISO 9001:2015 - Gli strumenti operativi già pronti
1) Manuale qualità ISO 9001:2015 - download immediato
2) Procedura Gestione rischi - SGQ ISO 9001:2015
3) Corso on line - Come realizzare un sistema di gestione qualità conforme alla ISO 9001:2015

4) Check list audit ISO 9001:2015

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Per quanto concerne gli audit la nuova ISO 9001:2015 prevede alcuni cambiamenti, non una vera e propria rivoluzione, ma alcune modifiche a ciò che già si fa.
La prima riflessione è che nei nuovi Sistemi Gestione Qualità, non essendoci obbligatoriamente la procedura per la gestione degli audit, occorrerà partire da un'altra ottica e cioè dal singolo processo per capire se la documentazione presente (informazione documentata), sia sufficiente a garantire il rispetto dei requisiti della norma.
La nuova norma infatti consente di limitare la documentazione a una serie di informazioni documentate che possono assumere diverse forme, dal cartaceo all'elettronico, ecc.
Nello stilare il programma di audit occorrerà tenere particolarmente in considerazione:
_ gli obiettivi della qualità
_ i rischi e la relativa valutazione, presenti nei singoli processi aziendali.
La norma di riferimento è sempre la ISO 19011:2012.
La check list di riferimento per l'audit ISO 9001:2015 è disponibile dal seguente link

Autore: Dr. Matteo Rapparini - Tel. 051-35.38.38 - info@edirama.org

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